Bike baltik tour

Bike Baltic Tour

Il viaggio è stato fatto in 3 settimane con 11 tappe in bici, 1 in treno, 2 in bus, 2 in traghetto.

Complessivamente in bici:

Km 896 in, Ore 55:26, Media 14,32 km/h, Dislivello mt 1.928,

CO2 risparmiata kg 143,

Calorie consumate Kcal 20.853

Arrivati in aereo a Vilnius, treno Vilnius-Klaipeda,

noleggio auto con conducente Riga-Parco Nazionale di Matsalu,

bus Kuressaare-Tallinn,

traghetto Tallinn-Helsinki e Helsinki Tallinn.

Tornati in aereo da Tallinn sempre con bici al seguito.

LA CICLO AVVENTURA ATTRAVERSO TERRITORI CHE "STREGANO"!

I PAESI BALTICI, UNA TERRA DI CASTELLI DIROCCATI, DUNE MAESTOSE, FORESTE INCANTEVOLI E LAGHI FATATI.

UNA CICLO AVVENTURA IN COMPAGNIA DEL VENTO, MARE, FIORI... E VODKA.

In bicicletta da Vilnius a Helsinki attraversando Lituania, Lettonia, Estonia, approdando in terra finlandese alla scoperta della ciclabilissima Helsinki.

Conosciamo le tre piccole repubbliche baltiche in uno spazio che racchiude tre culture molto diverse fra loro, un'attraente destinazione dove la "madre Russia" è ancora influente.

Il nostro viaggio inizia dunque da Vilnius, una città giovane e frizzante con tanta voglia di partecipare alla nuova vita internazionale. Una capitale europea che vale la pena visitarla. Qui la nostra video cartolina.  Inoltre al proprio interno ospita un'altra "Repubblica"!

La repubblica di Uzupis dove "la fantasia è al potere"!

Prendiamo il treno che ci porterà a Klaipeda da dove iniziamo a pedalare verso Nida attraversando il Parco Nazionale della penisola Curlandese in Lituania nel bel mezzo del Mar Baltico. Una pista ciclabile di 50 km su una striscia di terra o meglio di sabbia, immersa in vere foreste che porta alle gigantesche dune di sabbia, vere barriere dell'enclave russo di Kaliningrad. Ah, nel caso siate intenzionati ad accedere all'enclave russa occorre preparare i permessi per tempo perché alla frontiera sono intransigenti e infatti noi non l'abbiamo oltrepassata!

La tappa è molto gradevole e senza nessuna asperità, si respira profondamente un'aria incontaminata. La tentazione di fermarsi a fare un bagno o stare sdraiati sulle bellissime spiagge deserte e tanta... e infatti! Puoi decidere se tuffarti nel Mar Baltico aperto oppure rotolare letteralmente dalle altissime dune per finire nel "Kuršių marių biosferos poligonasti" la riserva naturale marina che divide la penisola Curlandese dal continente. Arrivati a Nida si può percepire la sensazione di trovarsi come su un'isola deserta, un po' come Robinson Crusoe... ci sono degli angoli completamente isolati con paesaggi dove sembra che la presenza umana non esista. Una delle tappe più belle del nostro Bike Baltic tour che ci ha portato da Vilnius a Helsinki, un paradiso per i ciclisti... e non solo!

Da Nida ci spostiamo in direzione nord ripercorrendo la pista in mezzo a le foreste che avevamo già fatto. La destinazione sarà Palanga, un paese ordinato con una forte e frizzante vivacità giovanile, in realtà in tutti i paesi baltici abbiamo trovato questa caratteristica, la Lituania ne è sicuramente la capofila. Il percorso continua fra strade poco trafficate che tagliano foreste, il mare distante poche decine di metri alla nostra destra lo possiamo vedere soltanto con deviazioni in mezzo a questi muri di alberi.

La Lituania, una nazione che si fa pedalare, abbiamo percorso anche parte della eurovelo 15 a volte su piste protette e spesso su strade a traffico motorizzato, comunque non abbiamo mai incontrato traffico disturbante e il fondo stradale non crea difficoltà, abbiamo sostato in campeggi decorosi e la possibilità di approvvigionamenti non è mai stato un problema.

Con la prossima tappa lasceremo la Lituania ed entreremo in Lettonia dove ci fermeremo a Liepaja, la seconda città per numero di abitanti di questa repubblica baltica. Ed ecco il primo segnale di cambiamento, le strade e il traffico. Qui cambia la ciclabilità del percorso, innanzitutto il fondo stradale che abbiamo è stato per il 50% non asfaltato, ciò vuol dire "sterrato", "sabbiato", "pietrato" "spaccato" e meno male che non è mai piovuto altrimenti... Ma non è stato poi così male pedalare su queste strade, anzi è stato divertente, quando si viaggia è bello districarsi fra gli imprevisti, fa parte dell'avventura, dell'esplorazione!

Arriviamo a Liepaja, una grande città, una città specchio di questa Lettonia. Una città che si presenta moderna... apparentemente, poi vai oltre l'accoglienza turistica e trovi una città da "far west". Molte case decadenti costruite i legno, caratteristiche si ma senza manutenzione... le strade, a parte quelle del centro le altre hanno visto l'asfalto molti, molti anni fa'. Intendiamoci la città non è brutta ma dalla seconda città della repubblica ci si sarebbe aspettati qualcosa in più, soprattutto perché in una posizione sul mare con spiagge bellissime e profonde. Ci è sembrata una città in stato di abbandono... il porto è un luogo da film, diciamo "polizieschi"! Comunque abbiamo alloggiato in una splendida e confortevole guest house!

Partiamo da Liepaja e con qualche difficoltà nell'orientarsi prendiamo la strada che ci condurrà a Pavilosta. La strada in bici condivisa con il traffico motorizzato, è a tratti ben asfaltata e a tratti rovinata ma comunque sempre in mezzo a magnifiche foreste, impressionante la quantità di alberi e nonostante tutto abbiamo incontrato un discreto caldo, un tempo stabile e niente vento che per i ciclisti è manna dal cielo! Arriviamo a Pavilosta, un paese di pochissime case dove per la prima volta abbiamo avuto qualche difficoltà per gli approvvigionamenti. Questo è un paese di pescatori, sembra un po' dimenticato dal resto del mondo ma ha un grande fascino, foreste che si buttano direttamente su un mare mosso, spiagge da favola, una tranquillità rara... un'ottima tappa per due ciclisti che si aspettavano proprio questo. Il campeggio, la semplicità assoluta!

Partiamo da Pavilosta per andare a conoscere l'antica capitale del Ducato di Curlandia! Kuldiga un grazioso paese immerso, ovviamente, nel verde che vanta la cascata più selvaggia d'Europa... a detta dei suoi abitanti! Il percorso si scosta dal mare per entrare nell'entroterra su strade poco trafficate che continuano inesorabilmente a fendere gigantesche foreste, leggermente più mosso il tracciato ci fa scoprire una zona dove si può immaginare di immergerci in un'atmosfera che rievoca i tempi della cavalleria, laghetti, case coloniali, giardini, vecchi cascinali... un bel posto da pedalare!

Dopo aver soggiornato con la tenda nel giardino di un'abitazione, ripartiamo da Kuldiga alla volta di Ventspils, la "California" della Lettonia. Durante queste tappe abbiamo osservato tanta semplicità, soprattutto nei bambini, nei ragazzi, raramente abbiamo visto per le strade gente che usa in maniera smisurata il telefono... ,che comunque tutti hanno, abbiamo piuttosto visto ragazzi che giocano in spazi aperti a pallone, a freesbi, al lancio del giavellotto... insomma  a giocare, mentre abbiamo visto adulti passaggiare raccogliendo fiori, tantissime persone che passeggiano con mazzi di fiori raccolti nei campi.

A Ventspils alloggiamo in un campeggio molto grande che sa quasi di "villaggio italiano" pur mantenendo le caratteristiche di un campeggio come dovrebbe essere, cioè non un villaggio turistico! Ventspils è una città che sa accogliere i turisti, non è grande ma ha tutti i requisiti per passare un paio di giorni fra mare e relax. Molto bella la passeggiata selvaggia fra foresta e mare.

Il nostro ciclo viaggio continua verso lo scontro fra due mari, il Baltico va a cozzare con il Golfo di Riga. Dopo aver percorso una zona della Lettonia che fino alla presenza Russa non era accessibile a causa di un'area militare e che la strada era dedicata al decollo e all'atterraggio di aerei da combattimento, ci ritroviamo proprio sulla punta dove avviene lo scontro fra questi due mari, siamo a Capo Kolka ed è stato emozionante, difficile da descrivere perché sono sensazioni molto intime e inusuali. vedere le onde che si scontrano in mare aperto è stato affascinante.

Una lunga tappa ci porta alla capitale della Lettonia, Riga, la città più grande, più importante e con più affinità al passato sovietico delle repubbliche baltiche. Riga è una bella città, ve la raccontiamo nella nostra video cartolina, con importanti monumenti, un centro, una bellissima passeggiata lungo la Daugava, il fiume che taglia la città, tutta da vivere. Non mancate di gustare il diabolico Riga Black Balsam!

In questo ciclo viaggio, come del resto in tutti, abbiamo sempre trovato curiosità nelle persone che abbiamo incontrato, abbiamo scambiato pareri, esperienze e ascoltato consigli e proprio grazie a questi consigli abbiamo optato di evitare di fare in bici il tratto da Riga a Voose, nel Parco Nazionale di Matsalu. In questo caso ci siamo serviti di un servizio di taxi con conducente, anche questa è stata un'esperienza, il conducente non parlava una parola di inglese e noi non una parola di lettone, in più non era predisposto per il famoso linguaggio dei segni di noi italiani. Alla frontiera con l'Estonia un attimo di tensione... la polizia ha perquisito a lungo il mezzo e l'autista sembrava molto teso, poi ad un certo punto si sono messi tutti a ridere e oplà... siamo ripartiti!

Il Parco nazionale di Matsalu è un luogo dove vale da solo il viaggio per arrivarci. Noi lo abbiamo pedalato in lungo e in largo, e vi consigliamo di non perdere se capitate da quelle parti. Qui la descrizione dei circuiti che abbiamo fatto.

Ormai in terra estone, la prossima tappa ci condurrà all'isola di Saaremaa e precisamente a Kuressaare, un tranquillo e placido paesotto medievale, siamo in Estonia..., dove al tempo del Soviet i russi ne avevano fatto il loro rifugio lontano dallo stress! Tappa lunga ma piacevole, poco traffico e fondo stradale avventuroso, una via di mezzo fra quello decente in Lituania e quello più... naif della Lettonia. Piantiamo la tenda nel giardino di una bella casa!

Il tempo, sia quello meteorologico che quello temporale, ci fa optare per un cambiamento di programma che puntualmente in tutti i nostri viaggi accade. Ci trasferiamo ancora più a nord con l'ausilio di un comodissimo bus che porterà fino a Tallinn, la capitale dell'Estonia ribattezzata da noi "l'outlet medievale dei croceristi". Sembra di essere dentro la scenografia di un film dell'epoca e tutto si regge sulle valanghe di turisti arrivati con le crociere che a ondate riempiono questa graziosa città. Bellissimo comunque il colpo d'occhio sul mare con tramonti suggestivi e notevoli sono le piste ciclabili completamente isolate dal traffico. Qui la nostra video cartolina.

Da Tallinn prendiamo il traghetto e in un batter d'occhio eccoci sbarcati nella città più ciclabile del mondo da noi conosciuto. La capitale della Finlandia: Helsinki non è bella ma è a misura di ogni persona, non per la massa di persone... vabbè Helsinki non è una città da descrivere, è una città da vivere, non ci si sente turisti a Helsinki! Noi l'abbiamo pedalata in lungo e in largo sempre su piste ciclabili o su strade dedicate alla mobilità lenta. A Helsinki si vive bene, qui la nostra video cartolina.

Alla fine questo ciclo viaggio ci ha lasciato leggerezza, abbiamo incontrato persone, famiglie con forti valori umani, ovviamente non vogliamo generalizzare ma ci hanno colpito molto i rapporti interpersonali di queste popolazioni che appaiano genuini...

Concludiamo ricordando la Lituania, la più "esposta" a occidente, la Lettonia, un piccolo senso di malinconia della vicina madre Russia, l'Estonia, capace e consapevole di sfruttare al meglio la vicinanza della Russia ma anche della Finlandia!

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