Percorso fatto in 13 tappe tutte in bicicletta
Lunghezza km 780 - Tempo 47 ore
Dislivello in salita mt 4.350 - Velocità media 16,6 km/h
LA VILLE LUMIERE, LA SENNA E GLI SPAZI NORMANNI.
LA SCOPERTA IN LUNGO E LARGO DI PARIGI PEDALANDO IN BICICLETTA, POI VIA VERSO LA GOTICA ROUN, LA SENNA, LA NORMANDIA DALL'ENTROTERRA A TUTTA LA COSTA, LA "BELLE EPOQUE" DI HONFLEUR E DOUVILLE FINO ALLE COSTE DEGLI SBARCHI E A CAEN.
Lasciata Parigi, la prima parte dell’itinerario prosegue lungo la Senna degli Impressionisti per 72 km fino al porto di Cergy Pontoise, Vernon e Giverny, la Casa Museo di Monet. Nel 1883 Claude Monet si trasferì qui con la sua compagna, Alice Hoschedé, e i loro otto bambini. Affittò una grande casa con un frutteto e un orto dove potè dedicarsi alle sue due passioni: la pittura e la botanica. Egli non abbandonerà più Giverny, traendo dal suo meraviglioso giardino lo stile essenziale della sua opera.
In bicicletta si arriva poi a Rouen, capitale storica della Normandia. Rouen fu teatro del martirio di Giovanna d’Arco, condannata al rogo e qui bruciata nel 1431 in Place du Vieux Marché. Autentica città-museo, Rouen affascina con le sue belle case a graticcio, le stradine lastricate, le chiese gotiche. Rouen è anche la “città dai 100 campanili” e di numerosi capolavori d’architettura sacra. La Cattedrale di Notre-Dame ispirò a Monet una famosa serie di dipinti sul tema delle Cattedrali.
Dopo 31 km di pedalate si giunge a Bolbec, una deliziosa cittadina dell’Alta Normandia, e poi a Etretat, affacciata sul Canale della Manica, una delle principali località della Costa d’Alabastro. Sorta come un modesto villaggio di pescatori, ma nota soprattutto per le sue falesie naturali di calcare a picco sul mare, non si potrà non restare incantati dal famoso arco naturale. Queste scogliere hanno attratto molti artisti, tra cui i pittori Eugène Boudin, Courbet e Monet che le hanno immortalate.
La Normandia è una regione eterogenea sotto il profilo geografico per la netta divisione fra l’altopiano cretaceo dell’Alta Normandia di Rouen (ricoperto di argille silicee e di depositi alluvionali che favoriscono una ricca agricoltura) e l’altopiano calcareo della Bassa Normandia di Caen, dove predominano il pascolo o l’agricoltura specializzata. Questo dato ambientale ha come riflesso l’estrema varietà dei paesaggi toccati dall’itinerario. Si va dalle suggestive foreste della Senna, che inizia a Rouen il tratto più pittoresco e ricco di monumenti del suo corso, agli splendidi spazi aperti della costa atlantica; da una collinosa e vivissima campagna alla depressione paludosa del Marais Vernier.
Ciò fa da cornice al succedersi quasi ininterrotto di paesi caratteristici e vecchie case, preziose abbazie, antichi manieri fino a centri urbani d’eccezionale interesse come Rouen e Caen. Si toccano anche Deauville e qualche altro santuario dell’industria turistica, si attraversano i Pays d’Auge raccolti intorno a Lisieux e ci si emoziona raggiungendo le spiagge del D-DAY.
L’itinerario è prevalentemente pianeggiante ma nonostante le modeste altitudini le salite, le discese o pronunciati saliscendi, ma si tratta di strappi piuttosto brevi anche se vivaci. Numerose le strade tranquille tracciate in foresta o interessate da un turismo abbastanza contenuto, come quella lungo la Senna. Più trafficata e in qualche punto anche piuttosto stretta e poco consigliabile la D 513 da Honfleur a Caen, che noi abbiamo preferito evitare quando non è particolarmente interessante.
Non esistono problemi per quanto riguarda la ristorazione o il pernottamento, numerosi campeggi, paesi e altre strutture di accoglienza. L’estate, se non fosse per l’intenso turismo del tratto costiero fra Honfleur e Deauville, potrebbe essere la stagione ideale per questo viaggio, ma può essere realizzato anche in primavera o in autunno, almeno da maggio a ottobre, incontrandovi ancora maggiore varietà di toni e di colori.
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...