Pistoia - In bicicletta sulle strade di Pinocchio, da Pescia a Collodi, Montecarlo

In bicicletta sulle strade di Pinocchio

Un giorno in bici   Pistoia  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 38 - DISLIVELLO mt 546 -

TEMPO h 2,30 - VELOCITA' MEDIA 15km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Pescia, parcheggio ospedale.
  • PUNTO DI ARRIVO - Pescia, parcheggio ospedale.
  • MOMENTO MIGLIORE - Primavera e soprattutto autunno, da evitare i periodi più caldi. Buono anche in inverno.
  • DIFFICOLTA' - Percorso mediamente duro, nonostante il corto chilometraggio si affrontano alcune salite oltre 10%.
  • CICLABILITA' - Il fondo stadale è sempre buono anche su sterrato, traffico motoristico quasi assente. Buona ciclabilità.
  • SEGNALETICA - Non esiste una segnaletica dedicata, da Pescia si seguono le indicazioni per Collodi, Petrognano, Montecarlo e poi di nuovo Pescia. Molto utile una traccia gps e una cartina.
  • PAESAGGIO - Storia, cultura, natura.
  • OMBREGGIATURA - Buona.
  • BICI CONSIGLIATA - Ibrida, mountain bike.
  • TRENO + BICI - Si a Pescia.


DA NON PERDERE

  • Il centro storico di Pescia e il suo famoso mercato dei fiori.
  • Il Parco di Pinocchio paese dei balocchi a Collodi.
  • Il panoroma da Petrogano
  • Le tranquille strade senza traffico.
  • La quercia delle streghe a San Martino in Colle.
  • Montecarlo e il suo buon vino.




SCHEDA PERCORSO

La zona che va da Pescia verso Lucca è piena di sorprese, divertimenti e buon vino! Quindi partiamo con entusiasmo ad esplorare territori un po' accidentati ma che ci permettono di ammirare scorci su panorami unici.

Partiamo dal borgo di Pescia, centro principale della verde e appartata 

Svizzera Pesciatina, un borgo diviso a metà dal torrente omonimo dove la sua storia medievale si rispecchia nel fronteggiarsi dalla parte orientale, quella del Duomo, antica pieve dal vescovado lucchese, da quella occidentale delle strutture laiche comunali. Nata come un possente castello, Pescia dovette ben presto fare i conti con Firenze, che nel 1339 la assoggettava strappandola dalle mani di Lucca. Da quel momento il borgo ha seguito le sorti di Firenze, entrando a far parte del Granducato di Toscana.

In pochi km fra stradine poco frequentate, arriviamo a Collodi, il motivo per cui abbiamo organizzato questo viaggio, volevamo visitare il parco di Pinocchio il paese dei balocchi, un luogo dove non occorre essere bambini per divertirsi. Il borgo é aggrappato su una collina argentata di ulivi con una "strisciata di casipole" che parte dall'antica rocca per terminare con la maestosa villa Garzoni e il suo giardino barocco.

Lasciamo Collodi ed inizia una prima salita che ci impegna non poco, pedaliamo in solitudine fra distese di ulivi e vigneti, il panorama si apre, un leggero venticello e il cinguettio degli uccellini rende gradevole anche la salita.

Il percorso continua alternando asfalto e sterrato ma sempre con un buon fondo, da Petrognano il paesaggio cambia ancora, vigneti ordinati, fattorie... sembra quasi di essere nel Chianti! Continuiamo fra salite e discese nel bosco, incontriamo piccoli borghi, qualche casa, c'é un'atmosfera rilassata e molta cortesia, pedalare su queste strade é un vero piacere, quasi assenza di traffico e tanta tranquillità.

La strada inizia a scendere decisamente e arriviamo a lambire il percorso della ville e giardini della lucchesia che vi raccomandiamo di fare, le strade rimangono sempre tranquille e per qualche km si procede sul tracciato della Via Francigena.

Adesso il percorso diventa duretto, la strada s'impenna in una salita dal fondo sterrato ma ben battuto, la nostra destinazione è verso un altro appuntamento del nostro itinerario. In località San Martino in Colle arriviamo a uno degl'alberi più fotografati d'Italia, la famosa quercia delle streghe! Un albero di 600 anni e più alto 24 metri dove sotto li suoi rami è possibile tornare bambini. Le streghe, appunto: uno dei due mondi fantastici in cui l'albero continua a riportarci. È la leggenda popolare ad averlo collocato in questa sfera magica per via della sua straordinaria forma: relativamente poco sviluppata in alto e gigantesca in larghezza, con i rami che si allargano fin quasi per quaranta metri.

Dalla leggenda alla fiaba il passo è breve. E porta al burattino più celebre del mondo – Pinocchio – e soprattutto al suo autore, Carlo Collodi, di casa dalle parti della quercia. Collodi, infatti, è il cognome d'arte scelto da Carlo Lorenzini in onore del paese natale della madre, nella Valdinievole che allora era in territorio lucchese, dove trascorreva le vacanze. La quercia – a metà strada tra Lucca e Collodi – sarebbe quella dove il burattino più celebre del mondo seppellì i denari, lungo la strada verso il Paese dei Balocchi.

Ultima sosta prima del ritorno a Pescia è Montecarlo, si non esiste solo la celebre Montecarlo del principato di Monaco, ma anche una Montecarlo toscana, un borgo medievale, bandiera arancione, raccolto e silenzioso, adagiato su una collina ricamata da uliveti e vigneti che producono un vino squisito che noi ovviamente abbiamo degustato con molto piacere!

A questo punto non ci resta che prendere la strada per ritornare a Pescia, una bella discesa per arrivare alla "porta fiorentina" della città dei fiori.

Torniamo al parcheggio soddisfatti di aver scoperto un percorso pieno di tesori storici, artistici e ambientali, una pedalata in tranquillità nelle terre di Pinocchio!

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