Questo itinerario è alla portata di tutti, totalmente pianeggiante e alberato e con lunghi tratti in rettilineo; corre prevalentemente su strade asfaltate o ghiaia. Si consiglia un po’ di attenzione durante gli attraversamenti stradali, molto presenti all’interno del percorso e non sempre segnalati in maniera evidente.
Percorriamo il primo tratto della pista ciclabile Treviso-Ostiglia che è stata ricavata dallo smantellamento della ferrovia che era stata costruita a cavallo fra il IX e XX secolo per consentire un veloce spostamento di materiali e truppe verso il nord, in caso di guerra contro l’impero austro-ungarico.
Dal 2005 ad oggi sono stati realizzati 52 dei 118 chilometri del percorso, per la precisione il tratto che va da Treviso a Bevadoro di Campodoro al confine fra le province di Padova e Vicenza: da qui in poi la ciclabile è ancora in fase di progettazione.
Si parte quindi da Treviso, città fondata dai Galli, ha avuto il suo periodo di massimo splendore a cavallo del XIV-XVI secolo quando era uno dei principali centri della Serenissima Repubblica di Venezia.
Il percorso prosegue nella provincia trevigiana senza particolari asperità. Nel tratto fra Quinto di Treviso e Badoere, facendo una piccola deviazione è possibile ammirare la zona dell’Oasi di Cervara, situata nel Parco Naturale Regionale del fiume Sile. All’interno dell’oasi vivono esemplari di cigni reali e martin pescatori, e si trova un antico mulino realizzato nel Trecento e ristrutturato nel suo aspetto originario venti anni fa.
Superato Badoere, l’itinerario si sposta nella provincia di Padova. Qui si corre esclusivamente su strade asfaltate e di recentissima realizzazione (il 20 ottobre 2012 è stato inaugurato il tratto Badoere-Camposampiero-Arsego mentre il 5 ottobre 2013 è stato inaugurato il tratto da Arsego a Bevadoro). Degni di nota sono i passaggi all’interno dell’abitato di Camposampiero, dove la Treviso-Ostiglia si incontra con il Cammino di Sant’Antonio, e il suggestivo passaggio alla vecchia stazione di Trebaseleghe. Facendo una piccola deviazione si può abbandonare questo itinerario per intraprendere la Ciclopista del Brenta.
Noi ci fermiamo a Palazzolo sul Brenta per andare a visitare la bellissima Villa Contarini, una spettacolare Villa Veneta cinquecentesca circondata da un ampio parco romantico all’inglese con lago, peschiere e canali. Costruita dalla nobile famiglia veneziana dei Contarini a Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza, era una delle residenze patrizie più vaste d’Europa.
Visitata la Villa e dopo una gustosa sosta gastronomica, ripartiamo da Palazzolo sul Brenta in direzione di Camposampiero per prendere il treno che ci riporterà a Treviso!
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...