LUNGHEZZA km 50 - DISLIVELLO mt 798 -
TEMPO h 3,34 - VELOCITA' MEDIA 14 km/h
Questo splendido percorso ci porta da una terra magica, la Val d'Orcia dove il paesaggio diventa opera d'arte, al fascino e il mistero delle terre etrusche, a Chiusi.
In Val d’Orcia i cipressi, i cosiddetti alberi blu, sono le lancette di una bussola virtuale. Sono le sentinelle del paesaggio che accompagnano il viaggiatore. La strada che taglia le Terre di Siena a da ovest a est, unendo la Val d’Orcia con la Val di Chiana è un belvedere naturale in uno degli angoli di Toscana più belli e, giustamente, famosi. L’itinerario parte da San Quirico d’Orcia.
Nel cuore della Val d’Orcia, seduto su colli dalle sinuosità impareggiabili, c’è un borgo antichissimo di probabile origine etrusca, immerso in un paesaggio fatto di oliveti, vigneti e boschi di querce. Territorio dove ammirare con stupore l’equilibrio perfetto raggiunto nei secoli tra paesaggio naturale e opera dell’uomo. San Quirico d’Orcia, con le sue splendide rocche e le sue pievi medievali, è - in questo territorio celebre per l’armonia delle splendide campagne - uno di quei posti da visitare assolutamente una volta giunti in questo scenario incantato.
Si parte alla volta di Pienza sulla bellissima strada di crinale che regala grandi vedute sulle colline che si rincorrono. Pienza è nota come la “città ideale”, figlia ed espressione dell’umanesimo rinascimentale fondato sul sogno della costruzione di un nuovo mondo ispirato a un pensiero cosmopolita, tollerante, aperto.
Pienza è il centro più noto della Val d’Orcia ed è nota come la città di Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che qui nacque nel1405. Pio II, una volta divenuto Papa, volle trasformare il suo umile paese natale, Corsignano, in un gioiello urbanistico-architettonico, contrapponendolo in questo modo alla città che l’aveva emarginato la sua famiglia: Siena. Affidò così la ristrutturazione totale del paesino all’architetto Bernardo Rossellino, che in appena quattro anni, dal 1459 al 1462, definì l’aspetto armonioso e tipicamente quattrocentesco di quella che sarebbe stata Pienza.
Il viaggio prosegue alla volta di Montepulciano. La strada sembra disegnata da un architetto del paesaggio. Nell’aria il profumo di pecorino stuzzica il desiderio di infilarsi in qualche caseificio ma poi ci si ricorda di aver già fatto copiosa scorta nelle botteghe di Pienza.
Montepulciano è l’altra tappa intermedia di questo piccolo grande viaggio. Consigliata vivamente la passeggiata nei sotterranei della città per scoprire maestose cantine dove si può degustare uno dei più pregiati vini toscani, di nome e di fatto: il Nobile di Montepulciano.
Nel punto di incontro tra Val D’Orcia e Valdichiana, sorge sulla stretta cima di una collina calcarea Montepulciano. Questo bellissimo borgo medievale è calato in un paesaggio da cartolina, che in qualunque direzione si spinga lo sguardo rimanda alla classica idea della campagna Toscana, quella dove si inseguono verdi onde di colline e campi dorati punteggiati di cipressi.
Il modo migliore per scoprire l’elegante e antico centro aggrappato alla collina è percorrerlo a piedi, passeggiando il viaggiatore si troverà di fronte a imponenti palazzi rinascimentali, sino a raggiungere - sul punto più alto di Montepulciano - la piazza principale.
Nell’ultima parte del viaggio la poesia della Val d’Orcia lascia spazio ai misteri e al fascino della civiltà etrusca che ha in Chiusi un importante punto di riferimento.Un mondo tutto da scoprire si nasconde nel sottosuolo ricco di catacombe e cunicoli come il “Labirinto di Porsenna”.Gli appassionati di storia etrusca non faranno a meno di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Chiusi, nonché quelli di Chianciano Terme e Sarteano.
Al confine con l’Umbria, in una campagna tranquilla e rilassante c’è l’antichissima città di Chiusi, considerata dalle fonti latine una delle prime e più importanti città etrusche: lo storico Servio afferma infatti che fu fondata dall’eroe Cluso, figlio del principe lidio Tirreno, che secondo Erodoto guidò la migrazione che diede origine al popolo etrusco; o da Telemaco, figlio di Ulisse.
In epoca etrusca Chiusi divenne una delle principali città della dodecapoli, e nel VI sec. a.C. il centro cominciò a stringere i primi contatti con Roma. Risale proprio alla fine del VI secolo a.C.
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...