Ve lo diciamo subito, il nostro luogo preferito nel nostro mondo conosciuto è l’Islanda… ma sappiamo riconoscere che quando un luogo è bello, sorprendente e essenziale… vale assolutamente la pena di viverlo, sempre!
Ecco quindi che la Galizia nasconde un arcipelago di isole meravigliose e poco conosciute, talmente belle che è un peccato quasi mortale non visitarle!
Ebbene, queste isole sono le ISLAS CIES! Meravigliose, vicine, selvagge.
Le ISLAS CIES si trovano a largo della costa della città di Vigo, in Galizia, poco distante dal confine portoghese. Durante il nostro cicloviaggio in Galizia e Portogallo siamo approdati sull’isola imbarcandoci da Cangas per ritornare poi a Baiona per continuare verso il Portogallo. Alla vista, le isole presentano spiagge bianche di sabbia finissime sormontate da cime basse ma piuttosto aspre, resti di antiche montagne granitiche ormai in buona parte sommerse.
Al momento di imbarcarci per Monteagudo (il punto di approdo dell’isola) ci fanno problemi per imbarcare le nostre biciclette… infatti sull’isola non solo è vietato qualsiasi mezzo motorizzato ma addirittura è vietato il transito anche alle biciclette! Ma noi con il nostro convincente entusiasmo gli abbiamo spiegato che le bici ci servivano per trasportare soltanto i nostri voluminosi bagagli! E quindi ecco le prime biciclette approdate sull’Isola di Cies!
L’arrivo a Monteagudo ci ripaga di tutto il complicato imbarco, la spiaggia è bianchissima, il mare di un azzurro-verde splendente… paradiso! La spiaggia di fronte al molo è tra le più affollate (30 persone al massimo, non scherziamo!), piazziamo la tenda nell’idilliaco campeggio e iniziamo l’esplorazione. Prendiamo uno dei sentieri che si dirige verso sud, l’Isla do Faro, collegata a Monteagudo dall’arenile di Rodas, una spiaggia fantastica, il vento è forte quindi ci fermiamo nella zona montuosa situata all’estremo sud dell’isola, che ci consente di godere anche di un panorama mozzafiato. A questo punto seguono ore e ore di relax tropicale.
Dopo aver pedalato per più di 500 chilometri e in previsione di farne almeno altri 400 per arrivare a Oporto, non eravamo in vena di sport e ci stava bene così. Per chi non può farne a meno le possibilità non sono infinite, ma si può praticare diving e navigazione (chiedendo l’autorizzazione in anticipo) e fare un po’ di trekking sui sentieri. Nonostante fosse giugno e nonostante l’abitudine a stare molto a l’aria aperta pedalando, abbiamo rischiato un ustione… qui il sole picchia e quindi non vale la storia della “Galizia piovosa”. Quindi ricordate la crema solare!
Da tenere presente che l’accesso alle isole è programmato e sono disponibili max 2200 ingressi al giorno. È necessario prenotare il traghetto con almeno 24h di anticipo e potete farlo da internet, pagando con carta di credito.
Vi consigliamo caldamente di dormire sull’isola!!!
Il campeggio ha anche un ristorante, piuttosto caro anche questo, ma meno di un campeggio medio italiano. Comunque vi consiglio di portarvi viveri per almeno un pasto se vi fermate un giorno o dormite una sola notte. Sull’isola fa molto caldo in Luglio e Agosto, quindi se potete portatevi anche l’acqua!
Informazione importantissima:
Sull’isola non esistono cestini della pattumiera, quindi munitevi di un sacchetto per raccogliere i vostri rifiuti!
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Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...