IMBARCATI DA BOLOGNA PER RAGGIUNGERE L'ISOLA DEI NOSTRI SOGNI, UN PRIMO INEBRIANTE ASSAGGIO CHE CI PORTERA' A SCOPRIRE UN MONDO LETTERALMENTE INCANTATO E INCANTEVOLE!
"Aeroporto, si incontrano tanti viaggiatori. Noi ne abbiamo beccato uno alquanto “vissuto”… vestito di un vestito nero che non vedeva il sapone da giorni... ha visto le nostre borse e ci ha chiesto cosa c’era dentro… ah biciclette… in Islanda?
Ci vuole coraggio… pausa… è dura.
Ecco il primo saluto di un islandese!
Vabbè… lo sapevamo… si va avanti… nessun ripensamento." Leggi tutto il diario di viaggio.
Prima tappa in assoluto in terra islandese, è una andata e ritorno da Reykjavik per andare a visitare Thingvellir, il luogo dove si è riunito il primo parlamento islandese, queso luogo è patrimonio del UNESCO. La tappa non è molto dura ma il chilometraggio alla fine si farà sentire. Il paesaggio e la strada senza traffico rendono questa prima escursione il vero primo assaggio di quello che vivremo per il resto del viaggio.
Spostamento in bus fino a Holmavik da dove inizieremo il vero e proprio viaggio in bici. Tunnel sottomarini, soste in posti isolati e un conducente bizzarro ci accompagnano lungo strade "sghiacciate" da poco.
Seconda tappa, 97 km di strade e panorami che fino a quel momento ci erano sconosciuti. Sali scendi e vento... soprattutto nei fiordi dove in un verso lo avevamo alle spalle e nell' altro di fronte !
Tappa, come tutte del resto, indimenticavole per scenari non abituali.
Terza tappa, si parte subito con un bello strappo al 9 per cento... solito vento, soliti scenari mozzafiato e una graditissima sorpresa ! Una numerosa famiglia di foche messa lì di fronte alla nostra tendina a godersi il "caldo" e l'intramontabile sole estivo!
Quarta tappa, non abbiamo mai preso tanto vento come in questa tappa! Da destra da sinistra, pochissimo alle spalle e tantissimo di fronte! Sopratutto nell'ultimo pezzo di strada, un immenso curvone a ridosso della costa che ci porta nella capitale dei fiordi occidentali, Isafjordur!
Quinta tappa, partiamo dalla capitale dei fiordi occidentali, per "lanciarci" su una bella salita al 13 per cento per poi immergerci in 20 km di tunnel, una cavalcata al buio fra pareti di rocce! Fantastica discesa verso il fiordo di Tingeyri.
Per la prossima polverosa tappa decidiamo di optare per il bus, esperienza indimenticabile anche questa avventura di 150 km. Dopo aver agganciato le biciclette al paraurti del furgoncino partiamo su una strada completamente sterrata, "ondulata", clamorosamente soleggiata, per arrivare in un posto meraviglioso, Breivaik!
Sesta tappa, escursione alle scogliere di Latrabjarg dove ci aspettano i famosi pulcinella di mare, uccelli variopinti che sembrano quasi di porcellana! La strada è completamente sterrata e polverosa, saliscendi continui con un continuo panorama sull'oceano azzurrissimo con i fiordi innevati sullo sfondo.
Riprendiamo il bus per ripercorrere un pezzo di strada già fatta che ci porterà all'imbarco per il traghetto che ci porterà a Stykkisolmour. Arriviamo a Stykkisolmour dove montiamo la tenda in un campeggio fatiscente, un vero proprio casino incontrollato e come non bastasse, servizi igienici oltre il limite della decenza! Il paese invece, per lo standar islandese, non è niente male, ci troviamo la solita chiesa con forme molto stilose e gli immancabili pub molto affollati.
Settima tappa, lasciamo la umida e grigia Stykkisolmour e ci muoviamo sotto una finissima pioggia verso la penisola dello Snaeffels, qui incontriamo i primi campi lavici fra insenature e ghiacciai. Arriviamo a Olafsvik bagnati fradici ma enormemente felici di aver visto paesaggi straordinari.
Ottava tappa, forse la tappa meno interessante del percorso, sulla punta della penisola spazzata dal vento e dopo aver fatto visita a uno dei tanti fari arriviamo a Hellnar per riposarci in un accogliente e unico hotel della zona.
La nona e decima sono tappe che affrontiamo con un clima seriamente inclemente, Due tappe molto corte con sosta a Langaholl e a Vegamot, che ci sono servite per raggiungere la fermata del bus che ci avrebbe portato a Reykjavik... comunque a Vegamot abbiamo mangiato il migliore hot dog del viaggio!
Da Reykjavik escursione in bus per visitare la fomosa cascata di Gulfoss e il sito di Geyser che ancora non lo sapevamo ma gli avremmo poi visitati in bici 4 anni più tardi!
Spettacolari tutti e due, sono luoghi da vedere, viverli e sentire l'ebrezza che ti avvolge tutto il corpo, come tutto questo ciclo viaggio!
Ti racconto una storia, dall'Islanda
viaggiando sulla strada con tutte le sue pagine da leggere e da scrivere
leggi le nostre piccole, curiose e appassionanti storie frutto di 36 anni del "viaggiar lento"
GUARDA GLI EPISODI DI ISLANDA IN BICICLETTA
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...