LUNGHEZZA km 26 - DISLIVELLO mt 384 -
TEMPO h 1,30 - VELOCITA' MEDIA 15km/h
Il giro, per chi cerca la pace e la tranquillità del "fuori stagione", è presto fatto: dal porto si sale ripidamente fino al castello. Poi una strada sterrata, molto panoramica, dove non è difficile incontrare un muflone, corre in costa sulle pendici del poggio della Pagana.
L'altra faccia del Giglio, selvaggia e pungente, con i suoi rari vigneti di uva ansonica, si presenta in tutto il suo splendore di colori e panorami. Dopo una sosta a Capel Rosso, si risale in leggera salita fino a Giglio Castello e per poi compiere una inebriante discesa fino al mare. E, attenzione a non distrarsi troppo a guardare i meravigliosi colori dell'isola.
Punto di partenza dell'itinerario, quindi è il piacevole e variopinto porto di Giglio Porto, insenatura della costa orientale, circondato da vigneti che fanno da sfondo a casette dai colori tenui e garbati. È la zona più turistica del Giglio, ma fuori stagione riesce a essere anch'essa un'oasi di pace.
Si segue l'unica strada, la provinciale 15, che sale in direzione di Giglio Castello, fortezza assediata molte volte dai pirati saraceni ma mai espugnata, e si imbocca la strada che conduce in direzione del Poggio della Pagana e che diventa subito sterrata.
Arrivati all'imbocco del sentiero segnalato che conduce in breve alla cima del Poggio della Pagana (496 mt), lo si ignora per proseguire lungo la sterrata di punta di Capel Rosso. E qui appare in tutta la sua affascinante coreografia di colori e panorami la parte più selvaggia dell'isola.
Alla fine della sterrata, pochi metri di sentiero conducono al vecchio faro colorato di bianco e di rosso di punta Capel Rosso.
Dal faro si percorre a ritroso l'itinerario seguito all'andata fino a giungere all'imbocco del sentiero segnalato.
Si prosegue per Giglio Castello e con un ultima inebriente discesa si ritorna a Giglio Porto.
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...