Villa Medicea di Poggio a Caiano, dove un tempo vivevano e organizzavano le loro feste numerose personalità dell’epoca, oggi anche noi potremo respirare un’aria che profuma di nobile e regale.
La Villa Medicea di Poggio a Caiano fu fatta costruire da Lorenzo de’ Medici grazie a un progetto di Giuliano da Sangallo tra il 1445 e il 1520. Un luogo incantevole, alle pendici del monte Albano, fa da cornice a questa splendida villa. Residenza estiva dei Medici, culla di avvenimenti importanti come matrimoni ma anche di episodi poco piacevoli come la morte di Francesco I causata da una febbre letale. Il grande salone al primo piano, chiamato salone Leone X, abbellito con affreschi celebrativi [eseguiti da Andrea del Sarto, Pontormo, Franciabigio, Alessandro Allori] della famiglia dei Medici, risale al 1518.
Terminata la dinastia dei Medici la Villa Medicea di Poggio a Caiano è passata agli Asburgo-Lorena. Anche nel Settecento questa fungeva sempre da residenza estiva. In seguito questa divenne la residenza preferita di Elisa Baciocchi Buonaparte. Durante il periodo di Firenze capitale, Vittorio Emanuele II fece costruire nuove scuderie, ridecorare alcune sale e trasformare la sala da biliardo nel pian terreno.
All’interno dell’edificio rinascimentale si possono ammirare l’appartamento di Bianca Cappello, la sala d’ingresso, la sala dei biliardi e il teatro di corte al pian terreno; il salone Leone X, la sala d’ingresso e la sala da pranzo al primo piano; il Museo della Natura Morta al secondo piano.
Inoltre la Villa Medicea di Poggio a Caiano è circondata da incantevoli giardini che in parte assumono l’aspetto di giardino all’inglese con viali all’ombra e scorci pittoreschi, mentre dall’altra rispecchiano il classico giardino all’italiana con innumerevoli vasi di limoni.
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Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
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