LUNGHEZZA km 53 - DISLIVELLO mt 1.120 -
TEMPO h 3,51 - VELOCITA' MEDIA 13,8 km/h
Consapevoli che nel Chianti, sia fiorentino che in quello senese, non esiste un percorso "tranquillo", saltiamo sulle nostre bici e iniziamo a pedalare da Greve in Chianti in direzione est verso il Valdarno.
I primi chilometri sono tutti in costante salita fino al mitico passo del Sugame, lungo il tracciato boscoso ammiriamo la vallata dove si adagia il paese di Greve e le bellissime colline che gli fanno da corona! Sempre lungo la strada numerose fattorie che "offrono" squisite degustazioni, ma siamo partiti da poco e mannaggia, non ci possiamo fermare subito!
Il passo del Sugame si è fatto sentire, ci fermiamo un attimo, una partenza pronti via in salita, dura, ci ha un po' sorpresi, forse era meglio fermarsi in qualche fattoria!
La strada dopo il passo prende a scendere prima con ripida pendenza fino al piccolo centro di Dudda, poi più dolcemente fino a Figline Valdarno.
Prima di arrivare alla pianura dell'Arno, sulla nostra destra un'indicazione ci segnala il campeggio Girasole, un buon punto nel caso si volesse fare uno stop. A Figline dobbiamo seguire le indicazioni per Firenze e dopo aver continuato neppure un chilometro lungo la statale 69 seguiamo le indicazioni per Brolio sulla provinciale 56.
Per tre chilometri siamo impegnati a pedalare in costante salita, il panorama si apre sull'ampia pianura del Valdarno, racchiusa a est dalla catena del Pratomagno la cui vetta sfiora i 1600 metri, in inverno è spesso incappucciata di bianco e ancora adesso, a metà marzo, sulle sue cime più alte si nota nitidamente la neve.
Il territorio che stiamo attraversando è alquanto diverso dalla tipologia che conosciamo nella terra del Chianti e le coltivazioni, mai monoculture vinicole, si aprono tra ampie distese boschive, dove fra un po' fra maggio e giugno saranno punteggiate dal giallo acceso delle ginestre.
Dopo l'abitato di Brolio la salita riprende con più vigore in mezzo ad un bosco di castagni, poi fino a San Polo in Chianti si pedala, finalmente, con facilità, qui c'è da segnalare l'interessante pieve di Rubbiana del XI secolo e anche e soprattutto che la fame si fa sentire, quindi pausa pranzo, anche perché lungo la strada non abbiamo incontrato molti posti di ristoro.
Il nostro itinerario prosegue ora costeggiando il corso del fiume Ema, direzione Strada in Chianti, lungo una strada immersa nel verde rigoglioso del fondovalle. Anche le colline intorno sono molto boscose, c'è da segnalare la presenza di una bella pineta, caratteristica insolita per queste zone, che ricopre il poggio sulla nostra destra.
Non appena la strada prende "nuovamente" a salire, incrociamo la statale 222, pedaliamo per un centinaio di metri verso Greve per poi abbandonarla e prendiamo sulla sinistra per Figline-Mugnana.
Qui troviamo una bella strada, lontana dal traffico automobilistico, che ci riporta in quota e che taglia un territorio dove gli appezzamenti coltivati tornano ad interrompere gli spazi boschivi, si sale gradatamente incontrando piccoli centri. Mugnana con il suo castello e la Pieve di San Donato, Poi arriviamo a Cintoia dove si può ammirare la chiesa di Santa maria del X secolo. In località L'Ombuto incontriamo un bivio, a destra continua una inesorabile salita, a sinistra una stimolante discesa. Ovviamente ci tocca andare a destra, verso Greve, è la strada che abbiamo fatto all'andata in discesa e questi ultimi chilometri ci riportano al passo del Sugame, si proprio lui. Però la discesa per tornare a Greve è Top!
Insomma questa volta abbiamo visitato un Chianti diverso, un Chianti che non ti aspetti, pieno di boschi e quindi pieno di ombra e comunque sempre pieno di fascino, storia e... salite!
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...