LUNGHEZZA km 35 - DISLIVELLO mt 984 -
TEMPO h 3,21 - VELOCITA' MEDIA 10,4 km/h
Questo è un percorso che da il meglio di sè quando in città la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi... ma anche quando si vuole "scappare" dalla confusione, qui non incontrerete quasi nessuno... di umano!
Si parte dalla riserva naturale biogenetica de l'Acquerino mt 900 slm, un posto meraviglioso, bellissimi boschi arricchiti da molta fauna e per chi riesce a scovarli, un buon campionario di funghi.
Il percorso è abbastanza duro, si parte subito in salita ma per fortuna la strada è completamente nel bosco e la temperatura accompagnata da un'ottima qualità dell'aria ci fa pedalare senza soffrire.
Il fondo stradale non è proprio dei migliori, la parte asfaltata avrebbe sicuramente necessità di una buona manutenzione ma questo fatto non è del tutto negativo perchè serve a disincentivare il traffico motoristico, almeno qui! Via via che si sale si ha la possibilità di apprezzare i magnifici boschi che riempiono questa zona.
Un'altro pregio di questo percorso sono le numerose fonti di acqua che si incontrano, questa zona è storicamente piena di acqua molti siti e paesi ne riportano il nome: Acquerino, Acquiputoli, il paese di Acqua, la famosa Lentula... Insomma non si rischia di rimanere assetati e soprattutto il bosco ringrazia perchè non c'è segni di aridità, il bosco è bello vivo e ridondante!
Non va comunque dimenticato che siamo in montagna... la strada è da un pezzo che è diventata sterrata, qui abbiamo lasciato il bosco, il sole si fa sentire e il panorama si è aperto. Superata Badia a Taona si continua sempre in dura salita fino al punto di massima altitudine di 1200 mt slm. Per arrivare quassù ci sono pendenze da 8 al 12% ma dobbiamo ammettere che abbiamo fatto più fatica quando è iniziata la discesa, non molto agevole a causa di varie spaccature sul fondo stradale.
La discesa, intervallata da qualche pezzo di asfalto, ci porta fino al rifugio Torri e poi al paese omonimo, questo posto ci ha sorpreso, un piccolo abitato veramente isolato dove sembra di essere tornati almeno a 50 anni fa'! Un paesino con un'atmosfera di assoluta tranquillità e semplicità per niente sciatto o lasciato andare, si nota quanto questi abitanti ci tengono al decoro e soprattutto alla lontanaza dalla frenesia.
Da Torri inizia una discesa molto ripida che ci porta ad immetterci sulla provinciale 24 che viene da Porretta, arrivati a questo punto inizia la sorprendente strada per ritornare a l'Acquerino, sorprendente perchè è stata più dura del tratto fatto fino ad adesso, qui siamo scesi a 550 mt slm e dobbiamo ritornare a 900 mt slm dell'Acquerino. Fino al paesino di Acqua la strada è in salita ma con pendenze dal 4 a 8%, fattibilissima, ma passata il paese inizia la parte decisamente più dura la pendenza non scende mai sotto il 10% con punte fino al 14,5%. Meno male che la parte più dura era dentro al bosco!
In conclusione, questo percorso è un po' duro e non solo per il dislivello ma soprattutto per il fondo stradale della prima parte, però ci piace sottolineare che anche se difficili, tutti i percorsi possono essere fatti con i propri tempi, con le soste, fotografando, respirando!
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...