Nuovo paragrafo
LUNGHEZZA km 55,50 - DISLIVELLO mt 1.970 -
TEMPO h 3,35 - VELOCITA' MEDIA 15,50 km/h
In bicicletta dal Valdarno alla Val d'Elsa per scoprire un Chianti che non è soltanto colline impreziosite dai colorati filari dei preziosi vigneti.
Si inizia con una lunga ma dolcissima salita che ci conduce attraverso i monti del Chianti, alti e tondeggianti poggi di cui le cime più elevate si mantengono a un'altitudine media di 500 metri, toccando il massimo di circa 800 metri sul monte San Michele.
Si pedale immersi in un mondo di vigneti clamorosamente inseriti nelle pinete, in rigogliosissimi boschi, sempre in vista di casali, fattorie, borghi e panorami di colline lontane sembra di entrare in una dimensione quasi onirica.
Ammirare il paesaggio l'occupazione principale e la gioia più intensa di chiunque abbia la fortuna di attraversare questa porzione di Toscana. Soprattutto nella stagione autunnale dove i colori esaltano tutto ciò che produce la natura in queste zone.
Si parte dalla stazione ferroviaria di Montevarchi e si prende la dirittissima via della Sugherella fino ad incrociare la via Chiantigiana in direzione di Siena. Dopo una serie di larghi tornanti che salgono dolcemente verso i monti del Chianti si giunge a una rotatoria. E' il bivio per Cavriglia dove poco vicino ci sarebbe una riserva naturale di 600 ettari immersa nel verde... e abitata un tempo da numerosi animali liberi come daini, caprioli, pavoni, lama. Un prezioso parco ormai abbandonato... un disastro!
Dal bivio si prosegue per Siena fino al bivio, posto su un colle che divide il Chianti dal Valdarno, per la suggestiva Badia Coltibuono dove ci si arriva con una deviazione di circa 1 chilometro. Buon colpo d'occhio per l'ex abbazia diventata una villa agriturismo...
Tornati al bivio, si imbocca la strada in direzione Radda in Chianti. Al primo bivio si gira a destra per Poggibonsi, al secondo bivio si gira ancora a destra e dopo 100 metri a sinistra per Castellina in Chianti. Qui siamo al punto alto del percorso, 716 metri, ed inizia la prima bella discesa che noi intermezziamo con una gustosissima pausa pranzo presso un'osteria tipica!
Si riparte e si arriva a Radda in Chianti, che merita una visita al borgo centrale. Da qui la strada ricomincia a salire e si prosegue in direzione Poggibonsi/Siena. Il panorama via via si apre sempre di più e i vigneti cominciano a prendere il sopravvento sui boschi.
Arriviamo a Castellina in Chianti dove si conclude l'ultima salita di questo percorso. Qui è quasi obbligo fare un giro lungo le mura e ovviamente degustare, degustare...
Qui si percepisce un maggiore afflusso turistico rispetto al tratto precedente e anche il traffico inizia ad essere più presente ma mai eccessivo...
Da Castellina in Chianti inizia una favolosa discesa che ci porterà fino a Poggibonsi. Una discesa mai pericolosa ma gustosissima per appassionare noi cicloturisti, curve dolci, pendenze giuste, asfalto perfetto... panorama mozzafiato, colori autunnali che ci riempiono gli occhi... una delle discese più belle, veloce il giusto, quella velocità che ti permette di godere quello che ti gira intorno, e intorno c'è tanta roba da vedere!
Da non perdere anche la Riserva Naturale Bosco Sant'Agnese, un'estesa cipresseta collocata tra le colline del Chianti senese a metà strada tra Castellina in Chianti e Poggibonsi vicino a Cedda. Oltre all'indubbio valore paesaggistico offerto dal cipresso, simbolo di molti scenari toscani, la cipresseta di Sant'Agnese è un vero e proprio monumento storico, utilizzata fin dai tempi remoti per la produzione di pregiato legname.
Da In definiva questo è un percorso gustosissimo per vari motivi, per vivere un Chianti inaspettato, per vivere un Chianti classico, per gustare i prodotti enogastronomici da copogiro, per pedalare su un percorso mai noioso, insomma natura, cultura, storia, cibo, vino, colori. il tutto in bicicletta!
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...