LUNGHEZZA km 34 - DISLIVELLO mt 1097 -
TEMPO h 4,12 - VELOCITA' MEDIA 8 km/h
Si pensa alle Dolomiti e subito vengono in mente i famosi passi, salite da affrontare con calma mettendo in conto di fare quella fatica che la bicicletta ti impone... ma la fatica, in questo caso, non è stata quella di raggiungere il Passo Sella... ma quella di ritornare dal Rifugio Comici...
Si parte da Saltria da quel paradiso che sono le Alpe di Siusi, una zona questa che non ha bisogno di commenti e descrizioni, questo è un luogo perfetto per la mobiità lenta con lo spettacolo delle Dolomiti!
Nella prima parte si pedale sulle piste da sci di fondo, immersi in una natura pura e fresca, aggirando il monte Pana si scende velocemente a Santa Cristina in Valgardena, da qui si prende la statale 242 che ci porta in salita prima a Selva Valgardena e poi al bivio con la statale 243 che porta al passo Gardena.
Da qui la salita e subito più pronunciata e continuando sulla statale 242 arriaviamo con discreto impegno al mitico passo Sella. Qui ci riposiamo e ci ristoriamo felici di aver fatto una salita dolomitica e soprattutto inconsapevoli del percorso di ritorno che ci attendeva.
Infatti, visto che raramente nei nostri giri facciamo la stessa strada in andata e ritorno, optiamo per ritornare a Saltria tramite il sentiero che passa dal rifugio Comici. All'inizio se pur su fondo non proprio adatto alle nostre bici, ce la caviamo, poi... abbiamo sprigionato la nostra fantasia e un pizzico di spericolatezza. C'è un tratto, non molto lungo, che non è decisamente adatto alle bici o almeno a come pedaliamo noi, ci siamo trovati ad affrontare una discesa, fatta con bici a mano, con una pendenza da paura su erba... ma è stato bellissimo e lo rifaremmo subito!
Comunque quando poi riusciamo a riprendere la pista sterrata che ci riporterà verso Saltria abbiamo tirato un sospiro di sollievo, forse dovuto anche alla spettacolare vista del Sasso Lungo e del sasso PIatto.
Gran bel giro e il ritorno da fare senza paura.
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...