Progettata nel Nel corso della nostra pedalata giornaliera da Prato a Montecatini siamo ovviemente passati da Il Museo Leonardiano a Vinci, il borgo dove nacque il genio del Rinascimento, è una delle raccolte più ampie ed originali di macchine e modelli di Leonardo inventore, tecnologo e ingegnere.
Il percorso museale si snoda tra il Castello dei Conti Guidi e la Palazzina Uzielli: in mostra si possono ammirare diversi modelli di macchine leonardesche, presentate con i riferimenti precisi agli schizzi dell’artista, un luogo magico!
Le macchine spaziano tra settori di studio diversi, così come vasta e poliedrica è la quantità di disegni con cui Leonardo ha rappresentato le sue intuizioni o restituito e raffinato meccanismi tramandati dalla letteratura tecnica del Quattrocento.
Leonardo Da Vinci occupa nella speciale classifica dei geni della storia italica il posto d’onore che spetta a chi ha saputo letteralmente dare una svolta alla concezione di creatività. Impossibile, dunque, esimersi dal conferirgli un glorificato rilievo: il Museo Leonardiano a Vinci, suo paese natale, incarna appieno la volontà di celebrare un titano dell’umanità ed è il frutto concreto di un’idea concepita nel 1919 in occasione del IV centenario della sua dipartita, nell’ambito del quale è avvenuto il passaggio di proprietà del Castello dei Conti Guidi al Comune tramite donazione.
La costruzione medievale è anche chiamata “castello della nave” per la conformazione allungata che, complice la torre, ricorda un’imbarcazione a vela svettante sull’abitato di Vinci.
Una prima forma museale dedicata al grande Leonardo prese vita nel 1953 grazie agli sforzi profusi dalla IBM: l’azienda fece dono al Comune di una serie di modelli ricostruiti in base ai progetti evinti da schizzi e disegni del genio, serie che venne deposta in uno spazio ridotto a sole quattro sale, troppo limitante per una collezione intesa nel vero senso del termine e soggetta nell’immediato a un incremento di macchinari in grado di renderla nel breve tempo una delle raccolte più complete, che necessitava di un’area consona soprattutto in relazione all’ampiezza.
Nel 1986 si rese inevitabile una rivalutazione dell’intera proposta museale, innesco spontaneo di una ristrutturazione capillare e accurata nonché doverosa. Nel 2004 viene approntato un nuovo percorso di visita che si snoda su due sedi, conseguente all’accorpamento del Castello dei Conti Guidi e della Palazzina Uzielli, con accesso da Piazza dei Guidi, in cui un avveniristico sistema di illuminazione prelude al recital "Ad alta voce", spettacolo inaugurante una serie di eventi estivi denominata “Vinci d’Estate”; ciliegina sulla torta una mirabolante scenografia aderente al blasone artistico e al retaggio di Leonardo, eseguita nel 2006 da Mimmo Paladino. Il successo della mostra e il richiamo latente hanno tracciato una nuova strada per un ulteriore ampliamento, un corposo rinnovamento e un definitivo riallestimento: la fenice risorge dalle sue ceneri sempre più bella.
Riassumendo per fare chiarezza, l’itinerario museale (prevedete un tempo complessivo di visita di circa 2 ore) si articola sulle due sedi della Palazzina Uzelli e del Castello dei Conti Guidi, immerse entrambe nel contesto urbano del borgo storico di Vinci: la prima (con annessi biglietteria e bookshop) accoglie le sezioni concernenti le macchine da cantiere, la tecnologia tessile , la recentte sezione Leonardo e l'anatomia e l’orologeria meccanica, con un surplus costituito da esposizioni temporanee e percorsi didattici; la seconda ospita macchine belliche, congegni studiati per l’architettura, la meccanica e il volo, interessi di Leonardo accostati a studi approfonditi sull’ottica e il movimento su terra e acqua. Il percorso termina nella sala video interna alla torre, dove è possibile ammirare solidi geometrici tratti dagli schizzi di Leonardo, presenti nel trattato De Divina Proportione del matematico Luca Pacioli.
S’intenda che i modelli esposti quali oggetto della mostra – realizzati da tecnici e studiosi a partire dagli anni ’30 – sono in tutto 80, divisi in 11 sezioni e inseriti in un contesto reso comprensibile ai fruitori del museo grazie all’ausilio di video e animazioni digitali 3D.
Dopo aver respirato tanta genialità e cultura, accediamo alla terrazza panoramica in cima al maniero (previa salita scala di ben 124 gradini) per beneficiare di un panorama suggestivo che include il Valdarno Inferiore e le colline del Montalbano, fra le quali s’erge immutata nei secoli la dimora natia di Leonardo, l’abitazione di campagna di Anchiano, anch’essa resa polo museale (composto da casa natale e casa colonica), volta a far conoscere e raccontare la storia del genio toscano, facilmente raggiungibile a piedi attraverso la Strada Verde, un antico sentiero di 3 km che collega il sito al borgo.
E dopo tutta questa "magia" riprendiamo le nostre biciclette e continuiamo il percorso, contenti di aver fatto visita al Genio!
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Museo Leonardiano a Vinci
Dove: Piazza dei Guidi – Vinci (FI)
Sito ufficiale: www.museoleonardiano.it
Come prenotare: chiamare il numero 0571/933251 o inviare e-mail all’indirizzo info@museoleonardiano.it
Orari: da novembre a febbraio tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 18; da marzo a ottobre dalle ore 9.30 alle ore 19
Costi: le tariffe si riferiscono al biglietto unico per il pacchetto “Museo Leonardiano + Casa natale di Leonardo + L’impossibile Leonardo”: intero 11 €, ridotto 8 €, speciale 6 €, scuole inferiori 5 €, scuole superiori 6 €, gruppi +15 persone 6 €.
Tariffe complete su www.museoleonardiano.it/ita/visita/orari-e-tariffe
Sono trentotto anni che viaggiamo in bici.
Organizzare, progettare un viaggio opss... un CicloViaggio è quasi bello e avvincente come farlo!
Quasi..., perché il bello di un CicloViaggio sta anche nella capacità di modificarlo in corsa. Infatti in bicicletta devi considerare una serie di situazioni che con altri mezzi di trasporto ignoreresti, ma soprattutto in bicicletta (ri) vivi quella sensazione di esploratore che ti porta a costruire il tuo "scoprire" metro dopo metro, orizzonte dopo orizzonte, in bicicletta diventi parte del territorio che attraversi e quindi ti fai condurre verso le sue pieghe più intime.
Così, come facciamo noi.
Buon Viaggio a tutti!
Va... Ste...